La XXVI edizione del progetto Panormus, la scuola adotta la città si è interrotta bruscamente nel 2020 a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
A distanza di due anni, vogliamo ripartire con rinnovato entusiasmo da dove ci eravamo fermati, accentuando l’impronta di innovazione del progetto, e perseguendo obiettivi educativi attraverso la presa in carico del territorio, la valorizzazione della cultura che lo attraversa e il recupero della memoria.
Oltre a bambini e adolescenti dalle scuole dell’infanzia alle superiori, i nuovi protagonisti di questa esperienza di cittadinanza attiva sono i più piccoli, della fascia di età da 0 a 6 anni.
Il tema di questa edizione è “Panormus: vivere la città al ritmo del suo mare” e ha l’ambizione di veicolare un percorso di educazione sentimentale che muove dalla trama emotiva tra mare e musica.
Al centro del progetto c’è quel mare al quale Palermo è legata da un millenario rapporto per la sua posizione geografica, ma che solo da qualche anno si sta riscoprendo attraverso un processo di rigenerazione della costa. Un mare che torna decisivo nella vita urbana, emblema di Mediterraneità, anima babelica di una città aperta alla coesistenza delle differenze culturali e linguistiche.
L’altro punto cardine di Panormus è legato all’esperienza artistica, vissuta da bambini e bambine soprattutto come opportunità d’azione e di gioco. E in particolare la musica, voce dell’anima, con il suo linguaggio universale, capace di costruire ponti per l’incontro dell’altro.
Per costruire il programma della XXVI edizione di Panormus, La scuola adotta la città abbiamo innescato un meccanismo partecipativo che ha coinvolto la comunità educante e scolastica cittadina.
Nelle scorse settimane abbiamo chiesto alle referenti e ai referenti delle associazioni, dei servizi educativi 0-6 anni e delle scuole primarie e secondarie che aderiscono a Panormus, di condividere le proprie idee e spunti creativi, pubblicando una breve (anche schematica) proposta di progetto.
Le proposte sono visibili a tutti e tutte e possono essere commentate e ricevere un riscontro anche da parte dei nostri e delle nostre pedagogiste, musicologhe, esperte di progetti etc.
Per programmare e organizzare la XXVI edizione di Panormus, nel 2020 l’assessorato alla Scuola, in sinergia con l’Università degli Studi di Palermo e l’ANISA, aveva attivato un percorso di formazione per gli insegnanti referenti del progetto, con l’obiettivo di condividere sul piano metodologico le attività che ogni docente avrebbe dovuto svolgere in classe.
Il percorso formativo avrebbe dovuto svilupparsi attraverso sei incontri ma, a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, la costruzione della XXVI edizione si è interrotta bruscamente prima del sesto appuntamento.
In totale si sono svolte cinque sessioni la cui articolazione e struttura è variata in funzione del tema affrontato. I partecipanti sono stati divisi in piccoli gruppi, prevedendo per ciascuno un numero massimo di 15 corsisti per consentire la partecipazione attiva di tutti e tutte.
Riconnettendosi al tema e al percorso avviato due anni fa, è stato importante sviluppare un ulteriore momento di formazione a distanza per le referenti e i referenti dei servizi educativi e delle scuole che hanno aderito al progetto.
Un percorso articolato in tre appuntamenti e che ha tenuto insieme una fase maggiormente formativa (grazie alla presenza di esperti pedagogisti, musicologi, docenti universitari) e una fase di progettazione partecipativa per definire il programma della XXVI edizione.
Mercoledì 16 febbraio, dalle 15.30 alle 17.30, si è tenuto il primo incontro del percorso di formazione del 2022 rivolto alle referenti e ai referenti dei servizi educativi e delle scuole cittadine che aderiscono alla XXVI edizione di Panormus, La scuola adotta la città.
Il tema al centro di questa giornata è stato il mare: i suoi significati, le sue occasioni pedagogiche ed educative, il suo rapporto con la comunità e con la musica.
Ne abbiamo parlato con: Marco Betta, compositore e sovrintendente della fondazione Teatro Massimo Palermo; Elena Mignosi, docente dell’Università degli Studi di Palermo; Mauro Pandimiglio, pedagogista, marinaio ed esperto di progetti inclusivi; Elio Lo Cascio, presidente dell’associazione Lisca Bianca; Maria Pia Pensabene, responsabile del Progetto Odisseo.
Ha moderato l’incontro Bianca Giammanco, responsabile dei contenuti del Portale Scuola Palermo 0-6 per conto di Sispi.
Venerdì 25 febbraio, dalle 15.30 alle 17.30, si è tenuto il secondo incontro del percorso di formazione rivolto alle referenti e ai referenti dei servizi educativi e delle scuole cittadine che aderiscono alla XXVI edizione di Panormus, La scuola adotta la città.
Il tema al centro di questa giornata è stato la musica: i suoi significati, le sue occasioni pedagogiche ed educative, il suo rapporto con la comunità e la sua connessione con il mare.
Ne abbiamo discusso con: Marco Betta, compositore e sovrintendente della fondazione Teatro Massimo Palermo; Elena Mignosi, docente dell’Università degli Studi di Palermo; Gianni Nuti, pedagogista, musicologo e sindaco della città di Aosta.
Giovedì 3 marzo, dalle 15.30 alle 17.30, si è tenuto il terzo e ultimo incontro del percorso rivolto alle referenti e ai referenti dei servizi educativi e delle scuole cittadine che aderiscono alla XXVI edizione di Panormus, La scuola adotta la città.
Questo appuntamento è stato immaginato come un’occasione di incontro partecipativo, durante il quale immaginare insieme gli appuntamenti della XXVI edizione.
Di seguito il report dell’incontro.
report_3_marzo_Panormusvia Tacito, 34, 90147 Palermo
INTERVENTO PROF. MARIO ZITO
INTERVENTO PROF.SSA MARIA ANTONIETTA SPADARO
via Panzera, 28, 90124 Palermo
via Giovanni Villani, 34, 90129 Palermo
via Notarbartolo, 21/A, 90141 Palermo
via Tembien, 1, 90135 Palermo
Il progetto Panormus. La scuola adotta la città destina ampio spazio alla pluralità espressiva dell’arte, vissuta non solo come momento di conoscenza ma soprattutto come opportunità d’azione e di gioco. Le esperienze pittoriche, grafiche, poetiche, teatrali, musicali, vissute in modo attivo, coinvolgono bambini e bambine in percorsi di apprendimento poiché l’arte, nel suo slancio creativo, rappresenta uno strumento di comunicazione capace di costruire ponti per l’incontro dell’altro. Per le emozioni che suscita e la suggestiva complicità che crea, la musica è la “voce dell’anima”, linguaggio universale, senza territori né confini, strumento principe per edificare dialogo e confronto.
Per questa peculiare valenza educativa, in sinergia di intenti e d’azione con la Fondazione Teatro Massimo, come gli scorsi anni, il progetto dà slancio propulsivo anche a tante iniziative che vedono coinvolte le scuole ad indirizzo musicale.
Il teatro cittadino è coinvolto pienamente nel progetto, ospitando sia la cerimonia di apertura che l’Open day finale (che quest’anno si terrà il 18 maggio) attraverso un percorso di coprogettazione e di animazione nel territorio.
Andrea Bonadio, assistente del Sovrintendente del teatro Massimo, parla della collaborazione per la XXVI edizione del Progetto Panormus-28/2/2020
Seguici sui nostri canali social