Mangiare al nido | Refezione scolastica

L’Assessorato all’Istruzione del Comune di Palermo gestisce tutti gli aspetti relativi alla consumazione dei pasti nei centri di refezione delle scuole statali e negli asili nido comunali. Nel corso degli anni si è sviluppata una sempre maggior consapevolezza di come il pranzo consumato a scuola e al nido rappresenti un importante momento  di relazione e di socializzazione tra adulti e bambini/ragazzi e tra i bambini/ragazzi stessi.

I più piccoli prima di tutto

 

L’educazione alimentare nei primi tre anni di vita rappresenta un momento fondamentale di crescita e costituisce uno strumento  per lo sviluppo di molti aspetti della vita dell’individuo adulto.

 

Tutti i pasti serviti negli asili nido comunali vengono preparati all’interno delle stesse strutture.

 

Le tabelle dietetiche e i menù adottati sono stati approvati dal Dipartimento di Igiene e Microbiologia “G. D’Alessandro” di Palermo.

Le attuali tabelle e menù tengono conto sia delle raccomandazioni scientifiche in campo pediatrico e nutrizionale fornite dal modello LARN (“Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia”) elaborato dalla Società Italiana di Nutrizione Umana, sia dell’esperienza quotidiana maturata negli asili, legata anche alle tradizioni locali.

Per i bambini al di sotto del primo anno di vita sono state formulate una tabella dietetica e un esempio di menù, seguendo le indicazioni del pediatra.

Per i bambini della fascia di età 1-3 anni sono state date le stesse indicazioni considerando che, nella realtà del nido, è preferibile che i bambini consumino le stesse preparazioni, puntando più alla qualità del pasto che non al numero dei piatti.

Il menù negli asili è ispirato alla dieta mediterranea

 

Il menù proposto come esempio, differenziato per stagioni, è ispirato al modello mediterraneo, secondo cui sono privilegiati alimenti di origine vegetale (cereali, legumi, frutta e verdura), integrati da alimenti di origine animale (carne, pesce, uova e formaggi).

Per coprire i fabbisogni del bambino relativamente a tutti i nutrienti, con particolare riferimento ad alcuni macroelementi (calcio, ferro), viene adottata una rotazione settimanale delle varie pietanze.

Negli asili è possibile fornire menù diversificati per i bambini affetti da malattie acute o croniche e rispettosi delle differenze religiose.

Un’alimentazione di qualità per le scuole statali palermitane

 

Su richiesta delle famiglie interessate, il Comune di Palermo attiva e gestisce il servizio di refezione scolastica all’interno delle scuole pubbliche dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del territorio palermitano per le quali è prevista la continuità dell’attività scolastica nel pomeriggio.

 

I pasti serviti sono preparati e portati quotidianamente dalla società che gestisce il servizio garantendo pasti di qualità certificata.

 

La cura nella scelta delle materie prime, come quella nella preparazione dei piatti, consentono di servire ogni giorno nelle scuole di Palermo un’ampia varietà di pasti buoni, nutrienti e sani.

 

I pasti somministrati vengono preparati tutti con prodotti biologici e a chilometro 0.

 

Cibo buono, con un occhio anche all’ambiente

 

Un altro aspetto che ci sta molto a cuore è quello della sostenibilità ambientale, perché da esso dipende il futuro nostro e del nostro pianeta.

Per questo motivo il servizio di refezione scolastica punta a limitare quanto più possibile la produzione degli scarti con particolare attenzione all’abbattimento del rifiuto indifferenziato. Nell’ultima gara è stato modificato il sistema di confezionamento dei pasti, eliminando i contenitori monoporzione e prevedendo quelli multiporzione, evitando così il confezionamento dei pasti in materiale plastico.

Pertanto, oltre a offrire ottimi pasti, ci impegniamo anche per:

Produrre il più possibile rifiuti compostabili

Aumentare l’utilizzo di prodotti regionali

Promuovere l’agricoltura e la produzione locale

La funzione sociale della mensa

 

Pensiamo che il servizio di mensa nelle scuole statali, oltre a dar da mangiare agli studenti abbia anche un ruolo nel contrasto alla dispersione scolastica.

Come evidenziato da una ricerca di Save the Children, la presenza della mensa e la sua accessibilità rappresentano armi efficaci contro la dispersione scolastica.

 

“I dati MIUR sulla percentuale di alunni che frequentano la mensa anche quest’anno confermano una situazione più che preoccupante, in cui, in 9 regioni italiane più del 50% degli alunni non ha la possibilità di usufruire del servizio mensa e le differenze percentuali di alunni senza mensa variano dal 30% all’80%. La situazione si fa allarmante al Sud, dove gli alunni che usufruiscono del servizio sono una rarità: in Sicilia non accede alla mensa l’81,05% degli alunni, a seguire il Molise (80,29%), la Puglia (74,11%), la Campania (66,64%) e la Calabria (63,78%)

Mantenere alta l’attenzione sul tema della mensa è invece fondamentale, perché vuol dire garantire una scuola aperta a tutti, in cui la presenza della mensa significa anche poter usufruire del tempo pieno, combattere la dispersione scolastica ed educare tutti i bambini alla sana alimentazione e all’inclusione”.

 

Estratto del rapporto 2018 “(Non) Tutti a mensa” di Save The Children

Leggi l’articolo completo.

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