Una storia lunga 30 anni

“Palermo apre le porte. La scuola adotta un monumento” nasce nella primavera del 1994 da un’idea dell’allora assessora alla Scuola del Comune di Palermo Alessandra Siragusa. Sono gli anni immediatamente successivi alle stragi di mafia e il progetto viene concepito come un’esperienza di pedagogia urbana che possa scuotere la città attraverso i giovani, stimolando la creazione di senso civico e di appartenenza alla comunità.

Bambine e bambini, ragazze e ragazzi diventano soggetto privilegiato per l’affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale, del patrimonio storico-artistico e, più in generale, della propria città. Adottare un monumento, infatti, non vuol dire soltanto studiarne la storia e farla conoscere ai visitatori di passaggio, ma anche sottrarre quel monumento all’oblio e al degrado, averne cura e promuoverne la valorizzazione.

Dal 2005 la metafora dell’«adozione» si amplia: la manifestazione prende il nome di “Palermo apre le porte. La scuola adotta la città”. Città intesa come unicum dove il monumento è simbolo, è storia, è memoria, ma è anche centro di relazioni che attorno ad esso si sviluppano e crescono. Così, alle tradizionali adozioni da parte degli istituti scolastici, negli anni si aggiungono passeggiate storico-culturali, laboratori e manifestazioni sportive, artistiche o di solidarietà sparse tra i quartieri.

Nel 2014 “Palermo apre le porte” cambia nuovamente nome: “Panormus. La scuola adotta la città”. Da quel momento, ogni edizione è dedicata a una tematica su cui sensibilizzare bambini, ragazzi e adulti attraverso la scoperta e la riappropriazione del territorio, coinvolgendo anche i piccoli della fascia d’età 0 mesi – 6 anni.

La ultime due edizioni sono state dedicate all’intreccio tra mare e musica (“Vivere la città al ritmo del suo mare”, 2022) e alla valorizzazione di ville e spazi verdi (“Panormus…in armonia con la natura”, 2023).

XXVIII Edizione
“Viva Panormus…e Santa Rosalia”

Nel IV centenario del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, il progetto “Panormus. La scuola adotta la città” sarà dedicato alla patrona di Palermo e alla sua storia.

«Viva Panormus e…Santa Rosalia», infatti, è il titolo della XXVIII edizione che quest’anno coinvolgerà i bambini e i ragazzi di settantanove istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, pubbliche, private e paritarie.

Chiese, vicoli, musei e ancora santuari, quadri ed edicole votive: attraverso le classiche adozioni, Panormus permetterà di recuperare la memoria di tutti quei luoghi della città, più o meno conosciuti, connessi al culto sacro e profano della Santuzza.

Durante tre fine settimana di maggio (3-5, 10-12 e 17-19), gli studenti accompagneranno i visitatori di siti e monumenti alla scoperta di nuove storie e punti di vista, e condivideranno con loro i saperi acquisiti attraverso studi, ricerche e laboratori scolastici.

Non mancheranno però anche attività ludico-ricreative rivolte ai più piccoli grazie alla partecipazione di numerosi nidi e scuole dell’infanzia.

Le adozioni di Panormus 2024
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29 aprile

Cerimonia di apertura della XXVIII edizione di Panormus presso la Sala Grande del Teatro Massimo. Nell’ambito della cerimonia avrà luogo anche la conferenza stampa di presentazione del programma e del manifesto e sarà celebrato il consueto rito di consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco agli alunni delle scuole.

3-5 maggio
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Piazza Villena

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Chiesa di San Giuseppe dei Teatini

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Chiesa di Sant’Ignazio all’Olivella

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Oratorio di San Filippo Neri

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I chiostri del Museo archeologico Salinas

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Sagrato della Cattedrale

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Santuario di Santa Rosalia

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Chiesa di San Francesco Saverio

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Piazza Marina e dintorni

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Cattedrale

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Chiesa di Santa Maria della Pietà

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Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi

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Galleria d’Arte Moderna GAM

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Museo Giuseppe Pitrè

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Edicola votiva in piazza monte di Pietà

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Museo Palazzo Abatellis

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Museo Palazzo Branciforte

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Chiesa di Santa Rosalia

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Chiesa della Immacolata Concezione

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Santuario di santa Rosalia

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Parrocchia di Santa Rosalia

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Biblioteca centrale della Regione Siciliana Bombace

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Chiesa del Gesù detta Casa Professa

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Biblioteca comunale Leonardo Sciascia

10-12 maggio
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Oratorio di San Filippo Neri

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Cattedrale

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Carro di Santa Rosalia a Piazza Marina

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Edicola votiva Bonello

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Chiesa di Santa Maria della Pietà

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Chiesa di Sant’Ignazio all’Olivella

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Edicola votiva Brugnò

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Vicolo Brugnò

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Chiesa di Santa Rosalia

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Piazza Villena

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Chiesa Santa Maria delle Grazie

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Santuario di Santa Rosalia

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Chiesa di Sant’Agostino

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Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria

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Baglio Benso degli Orfanelli

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Villaggio di Santa Rosalia

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Oratorio del Rosario in San Domenico

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Quadro di Van Dijk a Palazzo Alliata

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Murales di Santa Rosalia in Vucciria

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Museo Palazzo Branciforte

17-19 maggio
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Cattedrale

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Oratorio di San Lorenzo

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Chiesa di Santa Maria della Pietà

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Edicole votive Bonello, Gioia mia, Ramirez

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Chiesa di Sant’Agostino

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Chiesa di Santa Rosalia

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Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria

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Santuario di Santa Rosalia

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Chiesa di San Giovanni degli Eremiti

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Sagrato della Cattedrale

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Pinacoteca di Villa Zito

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Il “Cassaro”

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Scala Vecchia (Santuario/Monte Pellegrino)

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Carro di J. Kounellis (Villa Giulia)

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Villa Verdinois

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Chiesa SS Maria Immacolata in Montegrappa

6 giugno

Cerimonia di chiusura della XXVIII edizione di Panormus. Centinaia di alunni e alunne delle scuole a indirizzo musicale suoneranno, canteranno e reciteranno sulla scalinata monumentale del Teatro Massimo di Palermo. Una delegazione di studenti riconsegnerà al Sindaco le chiavi della città.

Il programma di Panormus 2024
Il manifesto

Come da tradizione, anche quest’anno il Comune di Palermo ha organizzato un concorso di idee rivolto ai ragazzi che frequentano gli istituti artistici della città, con l’obiettivo di renderli protagonisti della realizzazione del progetto grafico della XXVIII edizione di Panormus.

L’elaborato scelto è stato realizzato dalla classe V H dell’Istituto Damiani Almeyda Crispi.

Secondo la commissione, in questo progetto grafico «spicca, in particolare, l’originalità e la ricchezza del significato simbolico: la raffigurazione del giglio, primo attributo iconografico della Santa Rosalia e parte del suo nome Rosa-Lilium, che incontra le ipnotiche spire di un serpente, primo attributo iconografico del Genius loci laico della città, il Genio di Palermo».

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