La nuova Carta dei Diritti della Bambina

La nuova Carta dei Diritti della Bambina

Con una delibera dello scorso novembre, il Comune di Palermo ha aderito alla Nuova Carta dei Diritti della Bambina e si è impegnato nel promuovere il manifesto e adottarlo in tutte le iniziative che lo richiedano.

La nuova Carta dei Diritti della Bambina è ispirata alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia del 1989 e si concentra su principi direttamente finalizzati alla tutela delle bambine e delle ragazze.

Obiettivo del documento è quello di abbattere il muro della discriminazione di genere e attribuire a ogni bambina, sin dalla nascita, le stesse opportunità dei coetanei maschi, anche grazie al coinvolgimento degli istituti scolastici.

Tra le azioni concrete che puntano a generare un impatto positivo:

  • migliorare la condizione della donna e della bambina all’interno della famiglia e nel contesto scolastico o lavorativo;
  • promuovere attività formative per le famiglie;
  • realizzare iniziative per contrastare il femminicidio.

La Carta è stata approvata all’unanimità durante il meeting delle Presidenti europee svoltosi il 30 settembre 2016.

L’associazione FIDAPA BPW Italy, espressione italiana della American Federation of Business and Professional Women nata nel 1919, è l’ente incaricato della diffusione della Carta sul territorio nazionale. La Federazione ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le donne che operano nel campo delle arti, professioni e affari, incentivandone l’impegno politico e civile, senza distinzioni di etnia, lingua e religioni.

Di seguito il testo del documento.

Ogni bambina ha il diritto:

Articolo 1

Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.

Articolo 2

Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.

Articolo 3

Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.

Articolo 4

Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.

Articolo 5

Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.

Articolo 6

Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.

Articolo 7

Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.

Articolo 8

Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.

Articolo 9

Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.