Dispersione durante la pandemia

Dispersione durante la pandemia

Nell’anno scolastico 2019/2020 e nell’anno 2020/2021 sono stati effettuati monitoraggi sulla dispersione durante i mesi di chiusura forzata disposta nella prima fase dell’emergenza sanitaria e sulla dispersione registrata dopo il ritorno in presenza.

Nel Report Dispersione durante il lockdown i dati degli alunni che non hanno aderito alla didattica a distanza, l’analisi delle motivazioni e dei bisogni delle famiglie, le azioni di contrasto messe in atto.

Una tabella sintetizza il numero di segnalazioni sulla dispersione pervenute all’Unità organizzativa da settembre 2019 a marzo 2020, prima dell’emergenza Covid-19, suddivise per ciascuna delle otto circoscrizioni e dettagliate sulla base della tipologia: evasione (il minore non si è mai presentato a scuola dall’inizio dell’anno scolastico), abbandono (interruzione della frequenza), frequenza irregolare (assenza frequente senza valida giustificazione). Un grafico analizza poi l’adesione alla Didattica a Distanza durante il lockdown.

In un altro Report, elaborato dopo il ritorno in presenza da settembre, i dati relativi alla dispersione nell’anno scolastico 2020/21, anno particolarmente difficile per quanto attiene alla dispersione scolastica. A quelle che pervenivano ogni anno si sono infatti aggiunte numerosissime altre segnalazioni di alunni che non avevano mai presentato problematiche simili.

L’aumento del fenomeno è sicuramente riconducibile alle problematiche legate all’emergenza Covid: situazioni di alunni costretti all’isolamento domiciliare, paura del contagio, o, come nel caso degli alunni della scuola superiore la difficoltà di gestire la didattica a distanza. Nel documento allegato i dati relativi alle otto circoscrizioni ed un grafico sul notevole aumento  di richieste di istruzione parentale, raddoppiate rispetto agli anni precedenti.

L’anno scolastico 2020/21 è stato caratterizzato dal consolidarsi di una situazione emergenziale, causata dall’evento pandemico, che ha influito negativamente sullo svolgimento logistico – organizzativo e dell’iter educativo – didattico all’interno delle istituzioni scolastiche.

Di fatto i disagi provocati dalla pandemia, nell’ambito scolastico, si sono concretizzati in una recrudescenza di segnalazioni, riguardanti i fenomeni di dispersione scolastica.

Il primo dato che emerge, a conclusione dell’anno scolastico 20/21, è l’incremento del totale delle segnalazioni di dispersione, pervenute alla Unità operativa Dispersione Scolastica, confrontate con il precedente anno scolastico, rilevabili dai dati statistici delle tabelle allegate.

Come indicatore delle paure diffuse del contagio, le richieste di istruzione parentale hanno avuto un notevole incremento, anche questo dato emerge nella tabella allegata.

Si è potuto riscontrare che, nonostante le misure anti-contagio attuate dalle scuole a protezione dei minori, il numero delle segnalazioni di dispersione ha avuto un notevole incremento; e gli interventi, sinergici con le istituzioni scolastiche, hanno avuto meno successo, rivedendo e confrontando i dati sul totale dei minori rientrati nel circuito scolastico.

Il numero delle segnalazioni inviate ai Servizi Sociali, complessivamente, si sono mantenuti stabili rispetto al precedente anno scolastico; mentre le segnalazioni in Procura Minorile hanno avuto un decremento.

Da evidenziare altresì il numero cospicuo di minori che hanno continuato a mantenere una frequenza irregolare, nonostante gli interventi domiciliari posti in essere dagli operatori della U.O. Dispersione Scolastica per sensibilizzare le famiglie.

A causa di contagi verificati e delle paure diffuse, la situazione pandemica ha influito aggravando un fenomeno che già in condizioni di normalità faceva registrare nel capoluogo siciliano numeri importanti.