Conferenza Regionale Istruzione, Marano: “Servono innovazione nei processi educativi e maggiori investimenti sul tempo pieno”

Conferenza Regionale Istruzione, Marano: “Servono innovazione nei processi educativi e maggiori investimenti sul tempo pieno”

L’assessora alla Scuola del Comune di Palermo Giovanna Marano questa mattina è intervenuta al dibattito “Possibili modelli educativi dalla Sicilia all’Europa” organizzato all’Università degli studi di Palermo nell’ambito della Conferenza regionale Istruzione, Università e Formazione professionale in Sicilia.
«La transizione digitale che stiamo attraversando ha comportato e comporta un profondo salto tecnologico, al quale deve seguire necessariamente un salto generazionale che impegni giovani donne e uomini come protagonisti e propulsori della trasformazione sistemica del nostro modello di sviluppo. Anche la scuola – ha proseguito l’assessora – è investita da questo cambiamento ed è necessario fare i conti con un rapido percorso di innovazione dei processi educativi a partire dalla didattica differenziale, al fine di valorizzare le diversità del gruppo classe (da quelle culturali a quelle di genere), ma anche quelle individuali, così da ricercare le potenzialità di ciascuno e creare una scuola davvero inclusiva».
Un altro tema che è stato affrontato questa mattina è quello del divario tra nord e sud del paese, in termini di risorse e investimenti statali. Un divario che sussiste anche nel mondo della scuola. Uno dei casi emblematici è la differenza del numero di ore di scuola a cui studenti e famiglie possono avere accesso. «A Milano e provincia 96 classi di primaria su 100 usufruiscono del tempo pieno. A Palermo e Catania, invece, le classi sono tra 8 e 9 su 100. Organizzare un tempo pieno di qualità per l’infanzia e la primaria dipende dalle risorse statali ed è una necessità non rinviabile per poter aggredire la dispersione scolastica e le povertà educative, e per poter stringere un patto educativo più efficace con le famiglie».