‘Lavorare per l’intercultura oggi. Questioni aperte dentro e fuori la scuola’: due giorni di confronti a Palermo

‘Lavorare per l’intercultura oggi. Questioni aperte dentro e fuori la scuola’: due giorni di confronti a Palermo

Due giorni di confronti a Palermo sul tema “Lavorare per l’intercultura oggi. Questioni aperte dentro e fuori la scuola” nell’ambito dell’incontro nazionale, promosso dal Movimento di Cooperazione Educativa per celebrare il suo 70°, organizzato insieme al Comune di Palermo ed in collaborazione con il Centro educativo interculturale Casa officina.

Nel MCE (nella sua pratica pedagogica, nella sua ricerca, nel suo impegno istituzionale) l’intercultura come progetto intenzionale, come pratica dell’accoglienza, come centralità di ogni soggetto in formazione, come riconoscimento e valorizzazione delle diversità, come gestione dei conflitti interculturali a scuola e in altri contesti educativi, come elaborazione di nuova cultura, come proposta di formazione per docenti ed operatori/operatrici, è presente da molto tempo.

Si tratta di un percorso che vive nel cambiamento, che mai può darsi per scontato, che pone sfide sempre nuove. A cominciare dall’intreccio tra “Democrazia e intercultura”, sfondo tematico della sessione di apertura che si terrà l’8 novembre, dalle 17.00 alle 19.30, in modalità mista: in presenza a Palermo, presso la Sala delle Carrozze di Villa Niscemi e on line attraverso la piattaforma GoToWebinar del Comune di Palermo e che vedrà la partecipazione del Sindaco Leoluca Orlando, dell’Assessora alla Scuola, Giovanna Marano, di Anna D’Auria, segretaria nazionale del MCE e di Maura Tripi (MCE di Palermo e  Centro educativo interculturale Casa officina) e comprende la proiezione di materiali multimediali sulla storia del MCE e del suo principale progetto sull’intercultura: la Scuola Interculturale di Formazione – SIF (che opera dalla metà degli anni  Novanta).

La sessione del giorno dopo, 9 novembre, si terrà sempre dalle 17 alle 19,30, stavolta solo on line attraverso la piattaforma Zoom MCE. Il focus sul tema “Lavorare per l’intercultura: pratiche, riflessioni, prospettive”, impegnerà in un primo momento i partecipanti in lavori di gruppo, scelta che risponde al tentativo di sgranare in articolazioni tematiche e questioni di fondo un terreno di impegno così complesso e ricco qual è l’intercultura. In ciascun gruppo universitari, docenti di scuole di vari ordini e gradi, mediatori e mediatrici culturali offriranno riflessioni e contributi che saranno da stimolo per gli interventi dei partecipanti a partire da alcuni problemi, declinati come di seguito.

Nel Gruppo “Lingua e lingue in classe”: Che idea di Lingua connota come interculturale un percorso di educazione linguistica? Quali le pratiche coerenti con/per esso?. Coordinano Memi Campana (MCE) e Graziella Conte (SIF) con la partecipazione di: Nerina Vretenar, Gruppo nazionale Lingua MCE, Rosa Calò, docente Giscel Sicilia, Mari D’Agostino, Università di Palermo.

Nel Gruppo “In/Contro: le mediazioni possibili”: Quali sono le mediazioni possibili in situazioni di inevitabile conflitto culturale?. Coordinano Rossella Brodetti e Maurizia Di Stefano (SIF) con la partecipazione di: Leyla Dauki, Associazione Antinea, Bologna, Giuseppe Rizzuto, MCE Palermo / Casa officina, Maria Tomarchio, Università di Catania.

Nel gruppo “Formazione e nuovi saperi”: Di quali saperi e di quale profilo di insegnante abbiamo bisogno nella società multiculturale? Coordinano Diana Cesarin (MCE) e Carla Marulo (SIF) con la partecipazione di: Cristina Contri, direttrice della rivista Cooperazione Educativa, Marilena Muratori, SIF, Elena Mignosi, Università di Palermo.

A questi lavori, seguirà un momento in plenaria online, in cui tre esperti, Vincenzo Schirripa, Università Lumsa, Nadan Petrovic, UNAR, Giancarlo Cavinato, portavoce di Saltamuri- network per la scuola della cittadinanza, che avranno prima seguito il lavoro di un gruppo, rilanceranno idee, piste di lavoro e ricerca, questioni irrisolte nella direzione di individuare, diffondere, dare stimolo a prospettive future di ricerca e pratiche educative. Le conclusioni sono affidate a Diana Cesarin, MCE.

L’iniziativa ha il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, del Comune di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Università degli Studi di Catania, dell’Università Lumsa.

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