Progetto We Palermo V Circoscrizione: il ruolo degli insegnanti nell’educazione alla cittadinanza globale

Progetto We Palermo V Circoscrizione: il ruolo degli insegnanti nell’educazione alla cittadinanza globale

di Margherita Greco, Responsabile della 2^Unità Didattica Educativa

Educazione alla cittadinanza globale e ruolo degli insegnanti: un “ripensare educativo” attraverso strategie sistemiche di interventi pedagogici in linea con i bisogni sociali ed economici del territorio.

E’ il tema della riflessione sulla quale si è concentrato il secondo incontro del Progetto We Palermo V Circoscrizione, che si è tenuto il 19 marzo scorso.

Nel corso dell’appuntamento on line su ‘Cittadinanza globale per lo sviluppo sostenibile‘,  38 educatrici e insegnanti di nidi e scuole dell’infanzia che si trovano nella V Circoscrizione del Comune di Palermo, hanno ascoltato Caterina Spezzano, del Ministero dell’Istruzione, e Sara Brenda, Co founder Sustainable Development School, in merito al cambiamento del ruolo della scuola nel contesto socio-economico degli ultimi dieci anni e sulla strategia nazionale per l’educazione alla cittadinanza globale.

Nella sua relazione Caterina Spezzano ha sottolineato la necessità di rinnovare pratiche e saperi,  ridisegnando il quadro entro cui si sviluppano le competenze di educazione globale  utilizzando termini diversi, non  sovrapponibi­li:

  • educazione allo sviluppo;
  • educazione interculturale;
  • educazione alla cittadinanza;
  • educazione all’ambiente sociale e naturale.

Tutti aspetti complementari di una stessa espressione educativa per mantenere lo sguardo aperto verso il pianeta, verso la globalità, che si associano all’idea di una cittadinanza, oltre che politica, primariamente etica, per la crescita di “cittadini del mondo” con responsabilità e doveri di impegno attivo e partecipativo, per la creazione di un mondo corretto.

L’origine della parola educare, dal latino ex-dūcĕre, vuol dire portare fuori, far emergere: il momento dell’apprendimento, in questa prospettiva, diviene un modo per conoscere nel­la profondità se stessi con l’alterità, sia naturale che umana, facendo emerge, dunque, un senso di appartenenza alla comunità globale, un’idea di umanità comune condivisa con la biosfera e l’ambiente naturale.

La progettazione nell’ambito del Progetto We all’interno delle nostre scuole dovrà dunque ideare, in questa ottica, percorsi educativi da fare veicolare ad alunni e alunne, ma, soprattutto, alle loro famiglie per allargare gli orizzonti educativi e individuare appartenenza di ognuno al pianeta terra, come cittadini consapevoli e responsabili di una nuova etica ambientale.

Argomenti che si intersecano, come ribadito dalla relatrice, con il sistema integrato di istruzione ed educazione nel percorso 0/6 anni (Decreto legislativo 65 del 2017), che il Comune di Palermo, con le Unità Didattiche Educative, sta sperimentando nel territorio per  garantire a tutte le bambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, pari opportunità di sviluppare le proprie potenzialità di relazione, autonomia, superando ogni tipo di povertà educativa

Le riflessioni dell’incontro di ieri ci portano a confermare quanto arduo sia il compito di insegnare, ma, attraverso la costante formazione, possiamo generare cambiamento culturale con il supporto di tutti coloro che a vario titolo fanno/costruiscono educazione poiché educare è indubbiamente un bene comune.